Un nuovo murales ad Alvese racconta il duro lavoro dei cavatori di marmo

Un nuovo murales ad Alvese racconta il duro lavoro dei cavatori di marmo

Ci sarebbe piaciuto celebrare questo evento con un brindisi, un momento conviviale in compagnia… e invece, a causa della situazione attuale, l’inaugurazione si farà attendere fino alla prossima primavera.

Ma questo nuovo, bellissimo murales 300 x 150 cm è già collocato al suo posto ed è possibile ammirarlo passeggiando lungo il sentiero che da contrà Fochesati porta a contrà Bertocchi.

Un’antica casetta in pietra, o meglio in “sasso mòro”, forse troppo piccola per esser considerata una contrada, ma trova un posto speciale nel cuore di chiunque abbia occasione di passarci davanti.

La casa detta “Da Corna” ospita ora il nuovo murales dedicato al duro lavoro dei cavatori di marmo, commissionato dal proprietario Tiziano Seganfreddo, titolare della cava Bertocchi, ancor oggi attiva, conosciuta ai più come cava “del Merso”.

E nel murales, opera dell’artista chiampese Adriana Feriolo, il committente ha voluto riportare indietro nel tempo l’osservatore a quando i cavatori lavoravano di braccia, di schiena e di sudore molto più di oggi, trasportando i pesanti blocchi di marmo con grossi carri di legno trainati da possenti buoi.

Un mestiere duro, che si praticava anche in queste zone, nei pressi delle contrade Fochesati e Bertocchi (per un breve periodo anche ai Corati) di Alvese, dove “el sengio” poteva dare prospettive di estrazione di buoni materiali.

Ma in particolare è stata l’occasione per ridare vita, nel dipinto, alla vicina contrada Merzo di San Pietro Mussolino che fu demolita nei primi anni Sessanta proprio a causa della cava.

Questo nuovo murales entra quindi a pieno titolo nel percorso dei murales realizzati nelle contrade di Alvese, che nascono con l’obiettivo di raccontare antichi mestieri, storie e tradizioni tipiche del nostro territorio.

Anche in questo triste 2020 le attività ad Alvese non si fermano, e le sorprese non sono finite qui… a presto!