Contrà Casara
Questa contrada viene ricordata come la casàra vecia perché fino agli anni Trenta vi si trovava appunto il piccolo caseificio turnario che serviva tutte le contrade della frazione di Alvese.
Nel catasto austriaco del 1833 la contrada viene indicata come “Albanieri di Sotto” e notiamo che l’edificio dietro le case adibito appunto a casara esisteva già, a significare una importante funzione rivestita per almeno un secolo. Quando fu costruita la chiesa di Alvese si manifestò la volontà di portare la casara lì vicino, in una posizione più comoda per le contrade lontane: al fine di ottenere questo spostamento le famiglie dei Bertoli provvidero la calsìna e quelle dei Corati il legname per il tetto. Quindi la casara vecchia fu demolita e le pietre recuperate per costruire il nuovo edificio, proprio vicino alla chiesa.
Nell’edificio prospiciente la vecchia casara esisteva una piccola bottega, una rivendita di generi di prima necessità gestita da … che in seguito, nel …, fu trasferita ai Bertoli.
Dall’Archivio comunale di Nogarole Vicentino, busta n. 116 “Delibere della Giunta e Podestà 1917-1937“, al n. 29 troviamo:
Oggetto: Parere sulla domanda di trasferimento di località della rivendita n. 2 di Alvese
La Giunta municipale, vista la domanda in data 20 agosto 1921 del Sig. Rigodanzo Pietro titolare della rivendita d’Alvese; sentito il parere della popolazione; unanime dà parere favorevole pel trasferimento della rivendita stessa dalla località Casara n. 197 alla località Bertoli n. 178 considerato che la prescelta località verrà a trovarsi in posizione centrica e comoda alla maggior parte dei cittadini serviti dalla rivendita stessa.
In seguito Pietro Rigodanzo, originario della vicina contrada dei Bertocchi, lascerà la “rivendita” dei Bertoli cedendola a Ignazio Venco e dopo aver guadagnato dei soldi come emigrante all’estero costruirà una struttura alberghiera a Selva di Trissino. Il figlio di Pietro, Alfredo, sarà poi noto nella resistenza vicentina con il nome di battaglia “Ermenegildo” e poi “Catone”, commissario politico della brigata partigiana “Stefano Stella”.
L’articolo di Anita Cavaggioni
In un bellissimo articolo di Anita Cavaggioni, pubblicato sul Giornale di Vicenza di martedì 15 agosto 1989, l’autrice racconta in prima persona un ricordo speciale: la sua esperienza dell’inizio del secolo scorso (circa 1918) quando, maestrina di prima nomina, a soli 17 anni fu mandata a insegnare ai bambini di Alvese. In quell’occasione trovò ospitalità proprio in contrà Casara e racconta la vita quotidiana della gente e pure l’attività del piccolo caseificio turnario in maniera unica e con una dolcezza invidiabile. Per leggere l’articolo per intero clicca qui.
Una famiglia storica: i Nardi
La Casara è sempre stata una piccola contrada, e infatti ancora oggi ospita i membri di un’famiglia storica che vive tuttora in questa contrada: sono i Nardi, detti i Tronchi dala casara vecia.
Qualche foto attuale
Di seguito alcuni scatti dell’amico fotografo Piero Rasia da Trissino.
Qualche altro scatto di Enrico Corato.